La dermatite atopica è una patologia cutanea a predisposizione genetica e andamento cronico-recidivante. Significa che i suoi sintomi durano a lungo e che vede l’alternarsi di fasi acute e di periodi nei quali sembra attenuarsi.
Si manifesta nella primissima infanzia, già dai primi 3 mesi di vita, ma può comparire anche durante l’adolescenza o la giovinezza e, più raramente, in età adulta.
Quali sono le cause
Le cause della dermatite atopica sono diverse e complesse.
La predisposizione genetica gioca un ruolo chiave, ma influiscono altri fattori, come:
• stress
• fumo (passivo o attivo)
• inquinamento
• acari della polvere
• esposizione ad allergeni
Possono inoltre peggiorare la situazione diverse concause ambientali: igiene con prodotti molto schiumogeni, indumenti di lana o sintetici, vestiario troppo pesante o aderente, presenza di animali in casa.
Il ruolo della barriera cutanea
In ogni caso, alla base della dermatite atopica c’è sempre un’alterazione della barriera cutanea: la struttura difensiva della pelle, organizzata come un muro.
Quando la barriera è alterata, mancano alcuni componenti della malta lipidica e i mattoni sono disorganizzati: il “muro” cutaneo non riesce più a trattenere l’acqua né a impedire l’ingresso di sostanze potenzialmente dannose negli strati più interni della pelle.
Per questo la pelle è molto secca ed è più esposta alle aggressioni esterne.
Sintomi
La dermatite atopica si manifesta con la comparsa di chiazze rosse, prurito intenso e pelle secca.
Nei casi più gravi possono apparire anche vescicole, gonfiore con erosioni e croste.
Durante i primi mesi di vita si manifesta su guance, fronte e attorno alla bocca, per poi diffondersi anche su braccia e gambe.
Negli adolescenti tende a manifestarsi anche nelle pieghe del gomito e del ginocchio, su mani e piedi e attorno agli occhi.
Negli adulti inoltre è molto comune sul viso e nella parte alta del tronco.
Scopri i trattamenti per trattare la dermatite atopica
Per il trattamento più corretto è fondamentale rivolgersi a uno specialista, pediatra o dermatologo.
La terapia, che varia a seconda della gravità e dell’età del paziente, consentirà di tenere sotto controllo i sintomi e ridurre i periodi di flare-up, ma non di curare la dermatite atopica in modo definitivo.
È possibile ridurre i fastidi usando trattamenti emollienti specifici, ai quali possono essere associati cortisonici.
Nelle forme più gravi sono usati farmaci biologici.
In ogni caso è utile contribuire a riparare la barriera cutanea, dato che l’alterata permeabilità della barriera è tra i fattori scatenanti la dermatite atopica.
Gestire la dermatite atopica: consigli pratici
Anche piccole attenzioni quotidiane possono contribuire a ridurre la comparsa o il peggioramento dei sintomi.
Abbigliamento
Quello che indossi è importante: gli abiti possono contribuire a ridurre secchezza cutanea e prurito o, al contrario, peggiorarli.
· Evita abiti in lana, pile o nylon: potrebbero aumentare la sensazione di prurito e fastidio.
· Non indossare abiti troppo attillati: aumentano l’attrito con la pelle irritata.
· Scegli tessuti morbidi e soffici: cotone e seta riducono l’attrito, permettono alla pelle di traspirare e assorbono il sudore.
· Fai il bucato con detergenti delicati e senza ammorbidente.
In casa
Le nostre case possono nascondere vere e proprie insidie per la pelle atopica. Ecco a cosa fare attenzione.
· Elimina fonti di accumulo degli allergeni, come peluche, tappeti, tende pesanti, moquette.
· Evita cuscini di piume e materassi di lana.
· Usa solo lenzuola di cotone, cambiale ogni settimana e lavale a 60°.
· Usa federe e coprimaterasso in tessuto anti-acaro.
· Passa regolarmente l'aspirapolvere.
· Area le stanze ogni giorno.
· Non riscaldare eccessivamente le stanze in inverno: massimo 20°.
· Non fumare!
Alimentazione e dermatite atopica
La cura dell’alimentazione sin dai primi mesi di vita è fondamentale per il benessere dell’organismo.
Verifica d’accordo con medico o pediatra se sono presenti intolleranze alimentari, che potrebbero peggiorare il problema.
Igiene personale
· Preferisci la doccia al bagno in immersione.
· Lavati con acqua tiepida (37°): il calore aumenta la secchezza cutanea, favorendo quindi prurito e alterazione della pelle.
· Il bagno dovrebbe durare al massimo 10 minuti.
· Non usare spugne: potrebbero trattenere sporco e microbi.
· Asciuga delicatamente con asciugamani morbidi, tamponando senza strofinare.
· Applica l’emolliente dopo il bagno, sulla pelle umida.
Il ruolo dei cosmetici
Per prendersi cura della pelle a tendenza atopica, ogni giorno può fare la differenza. L’uso di cosmetici adatti, formulati per proteggere e riparare la barriera cutanea, può contribuire a ridurre i fastidi correlati.
Che tipo di detergente usare?
· Senza tensioattivi a eccessiva azione sgrassante.
· Senza conservanti a rischio allergia, profumi o nickel.
· Con pH fisiologico (5.0-5.5)
· Possibilmente non schiumogeno o poco schiumogeno.
· I detergenti oleosi apportano lipidi e riducono il prurito: ogni tanto alternali al detergente abituale.
Sono inoltre utili trattamenti cosmetici lenitivi specifici, da applicare più volte al giorno quando sono presenti irritazioni.
Le informazioni riportate non sono consigli medici. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere dell’esperto.