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I 6 falsi miti sulla protezione solare che devi conoscere

Esporsi al sole in sicurezza: un dovere per la salute

Con l’arrivo dell’estate cresce il desiderio di trascorrere giornate all’aria aperta: mare, montagna, sport e relax sotto il sole. Tuttavia, un’esposizione solare prolungata senza adeguata protezione può avere conseguenze anche gravi sulla salute cutanea. Usare una protezione solare adeguata è essenziale per prevenire scottature, fotoinvecchiamento e tumori della pelle. Nonostante ciò, esistono ancora molti falsi miti che portano a un uso scorretto dei solari, compromettendone l’efficacia.

Mito #1 – La protezione solare impedisce l’abbronzatura

Un’idea molto diffusa è che la crema solare ostacoli l’abbronzatura. In realtà è vero il contrario: l’uso di un solare aiuta a ottenere un’abbronzatura più omogenea, duratura e sicura.

L’abbronzatura sana è il risultato di un processo graduale, durante il quale la melanina risale verso gli strati superficiali dell’epidermide. Questo avviene anche quando si utilizza un solare che, pur proteggendo dai danni causati dai raggi UV, non blocca mai il 100% delle radiazioni solari.

Al contrario, esporsi al sole senza protezione stimola meccanismi di difesa della pelle, che portano a un ispessimento dello strato corneo e accelerano il ricambio cellulare, risultando in desquamazione della pelle e un’abbronzatura disomogenea e poco duratura.

Mito #2 – Con la protezione solare posso stare al sole quanto voglio

Applicare la crema solare non autorizza a esporsi al sole senza limiti. È fondamentale:

  • Evitare l’esposizione nelle ore più calde (11:00–16:00)
  • Evitare un’esposizione prolungata
  • Scegliere una protezione solare con SPF adatto al proprio fototipo

Chi ha fototipo chiaro deve prestare ancora più attenzione, evitando l’esposizione diretta al sole, applicando il solare frequentemente e utilizzando altre forme di protezione (cappelli, occhiali, indumenti leggeri) poiché è più suscettibile ai danni da UV

Mito #3 – Basta una sola applicazione al giorno

Molti pensano che una singola applicazione di crema solare basti per tutto il giorno. In realtà, questa viene rimossa da sudore, acqua e sfregamento con asciugamani o vestiti, portando ad una diminuzione di efficacia protettiva nell’arco della giornata.

Per proteggere davvero la pelle, è necessario riapplicare il solare ogni 2-3 ore e sempre dopo bagni o sudorazione intensa, anche se si è in montagna o all’ombra.

Mito #4 – Tutti i solari con lo stesso SPF proteggono allo stesso modo

L’SPF (Sun Protection Factor) non è l’unico parametro da considerare. La qualità dei filtri, la texture del prodotto e la quantità applicata influenzano l’efficacia protettiva.

Formulazioni leggere o spray invisibili, seppur comode, possono essere meno efficaci delle creme solari tradizionali, soprattutto se non applicate in modo abbondante e uniforme.

Mito #5 – Serve protezione solo sui nei

Applicare la crema solo sui nei è un errore. La protezione solare va distribuita uniformemente su tutta la pelle, perché il rischio di tumori cutanei non dipende solo dalla presenza di nei, ma anche da fattori genetici e storico di esposizione solare, soprattutto durante l’infanzia.

Tatuaggi e cicatrici, invece, richiedono prodotti specifici con SPF 50+, meglio se coprenti come gli stick, per evitare che:

  • La cicatrice può inscurirsi o ispessirsi
  • Il tatuaggio possa sbiadirsi o rendere la pelle maggiormente suscettibile a scottature

Mito #6 – Se sono abbronzato o all’ombra non serve il solare

L’abbronzatura non protegge dai danni solari. Anche quando la pelle ha già assunto un colore dorato, rimane il rischio di scottature, fotoinvecchiamento e tumori.

Stessa cosa vale per l’ombra sotto l’ombrellone: i raggi UV filtrano attraverso il tessuto e possono riflettersi su sabbia e superfici chiare, colpendo comunque la pelle.

Domande frequenti sulla protezione solare

Devo usare il solare anche nelle giornate nuvolose?

Sì! Anche con il cielo coperto, i raggi UVA penetrano le nuvole. Sono proprio gli UVA i principali responsabili del fotoinvecchiamento e delle alterazioni cutanee più profonde. Quindi, la protezione solare va applicata sempre, anche in assenza di sole visibile.

Posso usare i solari dell’anno scorso?

Meglio evitare. I solari deteriorati da calore o luce diretta (es. lasciati in auto o in spiaggia) possono perdere efficacia. Controlla il PAO (Period After Opening) riportato in etichetta e segna la data di apertura: superata quella soglia, è consigliato sostituire il prodotto.

Conclusione

Proteggersi dal sole è un gesto di cura verso la propria pelle e la propria salute. Sfatare i falsi miti aiuta a utilizzare correttamente i prodotti solari e a vivere l’estate in modo più consapevole e sicuro.

Le informazioni contenute in questo articolo hanno scopo puramente informativo e non sostituiscono il parere di un medico. Per una diagnosi accurata e un trattamento adeguato, è sempre consigliato rivolgersi a un dermatologo.